[…] La disuguaglianza sociale e il degrado ambientale vanno di pari passo e
hanno la stessa radice (cfr Enc. Laudato si’ , 101): quella del peccato di voler
possedere, di voler dominare i fratelli e le sorelle, di voler possedere e dominare
la natura e lo stesso Dio. Ma questo non è il disegno della creazione
[…] Quando l’ossessione di possedere e dominare esclude milioni di persone dai
beni primari; quando la disuguaglianza economica e tecnologica è tale da
lacerare il tessuto sociale; e quando la dipendenza da un progresso materiale
illimitato minaccia la casa comune, allora non possiamo stare a guardare. No,
questo è desolante. Non possiamo stare a guardare! Con lo sguardo fisso su
Gesù (cfr. Eb 12,2) e con la certezza che il suo amore opera mediante la
comunità dei suoi discepoli, dobbiamo agire tutti insieme, nella speranza di
generare qualcosa di diverso e di meglio. La speranza cristiana, radicata in Dio, è
la nostra àncora. Essa sostiene la volontà di condividere, rafforzando la nostra
missione come discepoli di Cristo, il quale ha condiviso tutto con noi. […]
[…] E per finire, pensiamo ai bambini. Leggete le statistiche: quanti bambini,
oggi, muoiono di fame per una non buona distribuzione delle ricchezze, per un
sistema economico come ho detto prima; e quanti bambini, oggi, non hanno
diritto alla scuola, per lo stesso motivo. Che sia questa immagine, dei bambini
bisognosi per fame e per mancanza di educazione, che ci aiuti a capire che dopo
questa crisi dobbiamo uscire migliori. Grazie. […]