Padre Michael Czerny, S.J., Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per la promozione dello sviluppo umano integrale del Vaticano, ha partecipato alla centocinquesima Assemblea Plenaria della Conferenza dell’Episcopato Messicano tenutasi a metà aprile. Ha parlato dell’attività della Chiesa in sostegno dei nostri fratelli e sorelle costretti a lasciare il proprio paese d’origine in cerca di una vita migliore per se stessi e le loro famiglie.
In qualità di uno dei principali funzionari vaticani per le questioni relative a migranti e rifugiati, Padre Czerny ha trasmesso la convincente visione che Papa Francesco ha del sostegno della Chiesa nei confronti di coloro che attraversano le difficili prove poste dalla mobilità umana: “La nostra risposta condivisa può essere articolata in quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare…”.
Su questa base, la Sezione Migranti e Rifugiati ha sviluppato 20 Punti di Azione Pastorale che definiscono “una piattaforma su cui possiamo lavorare insieme, e grazie alla quale valutare le nostre esperienze e comprendere ciò che il Signore ci richiede”. Essi formano inoltre “un sistema al tempo stesso semplice e completo […] che può aiutarci a rendere più semplice la pianificazione e la valutazione della risposta pastorale offerta da una Chiesa locale, una Conferenza Episcopale, una diocesi o una parrocchia.” Infine, possono anche essere utilizzati “in altri contesti e da organizzazioni cattoliche e non cattoliche che vogliono operare in questo settore.”
Padre Czerny ha evidenziato l’importanza del dialogo tra i vescovi sul confine tra Stati Uniti e Messico. Un’azione pastorale coordinata e transnazionale è un metodo efficace per opporsi a quel processo di fortificazione e militarizzazione dei confini che può portare a gravi violazioni dei diritti umani.
“Questo dialogo costituisce una forma di resistenza attiva e creativa all’assurdo processo di militarizzazione e fortificazione dei confini, che viene portato avanti in nome di una presunta sicurezza nazionale, e possono rappresentare un rimedio ai terribili trattamenti riservati ai poveri che cercano di attraversare i paesi interessati. Il dialogo internazionale e la cooperazione transnazionale stanno dando molti frutti, e la nostra Sezione vuole supportare questi sforzi qui in Messico e promuoverli anche in altre parti del mondo.”
Questo supporto reciproco tra vescovi americani e messicani è un esempio, ha concluso Padre Czerny, di quel che la Sezione Migranti e Rifugiati vuole promuovere “anche in altre parti del mondo.”