Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!
Grazie di questa visita. Ringrazio il mio amico Arnoldo Mosca Mondadori per la sua
presentazione. Grazie, Arnoldo.
Saluto i detenuti delle carceri di San Vittore a Milano, di Opera e di Alba, con i
Direttori e il personale. Mi congratulo per il vostro lavoro. Sono attività artigianali, e
hanno anche un valore simbolico cristiano: preparare le ostie per la celebrazione
eucaristica; costruire strumenti musicali con legno recuperato dalle barche dei
migranti; la falegnameria, come San Giuseppe e Gesù; la produzione del vino, che è
il simbolo della festa, ricordiamo le nozze di Cana!…
Saluto le persone rifugiate, che fanno lavori di sartoria.
Saluto le ragazze madri, con i loro bambini.
Saluto le persone con disabilità, che pure collaborano a preparare le ostie e i violini.
Saluto i musicisti dell’orchestra multietnica, con i direttori e il maestro Piovani che
ha composto la musica per il “Violino del mare”.
Saluto le persone venute dalla Spagna, dal Brasile e dall’Argentina, così come i
volontari e collaboratori.
Vi ringrazio tutti perché siete un seme di speranza. Con il sostegno della Fondazione
“Casa dello Spirito e delle Arti”, voi date dei segnali che si oppongono alla cultura
dello scarto, purtroppo diffusa. Invece voi cercate di costruire, con le “pietre
scartate”, una casa dove si respiri un clima di amicizia sociale e di fraternità. Non
tutto è facile – lo sappiamo –, non sono tutte “rose e fiori”! Ognuno di noi ha i suoi
limiti, i suoi sbagli e i suoi peccati. Tutti noi. Ma la misericordia di Dio è più grande,
e se ci accogliamo come fratelli e sorelle Lui ci perdona e ci aiuta ad andare avanti.
Fratelli e sorelle, ricordiamo con gratitudine quanti danno il loro contributo all’opera
della Fondazione; e un pensiero grato e orante va in particolare alla Signora Marisa
Baldoni.
Vi ringrazio ancora e vi incoraggio a continuare il cammino. La Madonna e San
Giuseppe vi accompagnino. Che abbiate sempre tra di voi e nei vostri laboratori lo
spirito della casa di Nazaret! Vi benedico con affetto. E voi, per favore, non
dimenticatevi di pregare per me. Grazie.