10 Dicembre 2018 | Messaggio

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE “I DIRITTI UMANI NEL MONDO CONTEMPORANEO: CONQUISTE, OMISSIONI, NEGAZIONI”

ROMA

[…] Penso, tra l’altro, ai nascituri a cui è negato il diritto di venire al mondo; a coloro che non hanno accesso ai mezzi indispensabili per una vita dignitosa;[5] a quanti sono esclusi da un’adeguata educazione; a chi è ingiustamente privato del lavoro o costretto a lavorare come uno schiavo; a coloro che sono detenuti in condizioni disumane, che subiscono torture o ai quali è negata la possibilità di redimersi;[6] alle vittime di sparizioni forzate e alle loro famiglie. Il mio pensiero va anche a tutti coloro che vivono in un clima dominato dal sospetto e dal disprezzo, che sono oggetto di atti di intolleranza, discriminazione e violenza in ragione della loro appartenenza razziale, etnica, nazionale o religiosa.[7] Non posso, infine, non ricordare quanti subiscono molteplici violazioni dei loro diritti fondamentali nel tragico contesto dei conflitti armati, mentre mercanti di morte[8] senza scrupoli si arricchiscono al prezzo del sangue dei loro fratelli e sorelle. Dinanzi a questi gravi fenomeni, tutti siamo chiamati in causa. Quando, infatti, i diritti fondamentali sono violati, o quando se ne privilegiano alcuni a scapito degli altri, o quando essi vengono garantiti solamente a determinati gruppi, allora si verificano gravi ingiustizie, che a loro volta alimentano conflitti con pesanti conseguenze sia all’interno delle singole Nazioni sia nei rapporti fra di esse. Ciascuno è dunque chiamato a contribuire con coraggio e determinazione, nella specificità del proprio ruolo, al rispetto dei diritti fondamentali di ogni persona, specialmente di quelle “invisibili”: di tanti che hanno fame e sete, che sono nudi, malati, stranieri o detenuti (cfr Mt 25,35-36), che vivono ai margini della società o ne sono scartati. […]