[…] Tante urgenze sociali e tante situazioni di disagio e di povertà ci interpellano: pensiamo alle persone che vivono per strada, ai migranti, a quanti necessitano non solo di cibo e vestiti, ma di un inserimento nella società, come ad esempio coloro che escono dal carcere. Venendo incontro a queste povertà sociali, ci si rende protagonisti di azioni costruttive che si oppongono a quelle distruttive dei conflitti violenti e si oppongono anche alla cultura dell’edonismo e dello scarto, basata sugli idoli del denaro, del piacere, dell’apparire… Invece, lavorando con progetti, anche piccoli, che favoriscono l’incontro e la solidarietà, si recupera insieme un senso di fiducia nella vita. […]