[…] Sarebbe auspicabile che, in spirito di solidarietà e di condivisione, venga sviluppata una collaborazione più stretta con tutti gli agenti di pastorale che operano nei diversi ambiti dell’apostolato e della pastorale sociale, in particolare l’educazione, la sanità e l’assistenza caritativa. Molti si aspettano da voi vigilanza e sollecitudine nella difesa dei valori spirituali e sociali: siete chiamati a proporre orientamenti e soluzioni per la promozione di una società fondata sul rispetto della dignità e della persona umana. A tale proposito, l’attenzione verso i poveri e quanti ne hanno bisogno, come gli anziani, i malati o le persone con disabilità, dovrebbe costituire l’oggetto di una pastorale adeguata, continuamente riesaminata. Di fatto, la Chiesa è chiamata a preoccuparsi del bene di queste persone e ad attirare l’attenzione della società e delle autorità pubbliche sulla loro situazione. Saluto e incoraggio l’opera di tutti i missionari, dei sacerdoti, religiosi, religiose e altri agenti di pastorale che si prodigano nel servizio ai feriti della vita, alle vittime della violenza, soprattutto nelle regioni più isolate e remote del paese. Nel menzionare questo tema, rivolgo un pensiero speciale ai rifugiati interni e a quelli, numerosi, che provengono dai paesi vicini. […]