[…] Ho anche notato la preoccupazione da voi espressa per il crollo della morale cristiana, compresa la crescente tentazione di colludere con la disonestà. Si tratta di una questione che avete profeticamente affrontato nella vostra dichiarazione pastorale sulla corruzione. Come avete sottolineato, «la corruzione è un furto ai poveri… ferisce chi è più vulnerabile… danneggia l’intera comunità… distrugge la nostra fiducia». La comunità cristiana è chiamata a essere coerente con la sua testimonianza delle virtù dell’onestà e dell’integrità, affinché possiamo stare dinanzi al Signore e al nostro prossimo con mani pulite e cuore puro (cfr. Sal 24, 4) come lievito del Vangelo nella vita della società. Tenendo presente tale imperativo morale, so che continuerete ad affrontare questa e altre gravi preoccupazioni sociali, come la piaga dei rifugiati e dei migranti. Possano questi uomini e queste donne essere sempre accolti dalle nostre comunità cattoliche, trovando in esse cuori e case aperti mentre cercano d’iniziare una nuova vita. […]