7 Novembre 2019 | Discorso del Santo Padre

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI PARTECIPANTI ALL’INCONTRO DEL SEGRETARIATO PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E L’ECOLOGIA DELLA COMPAGNIA DI GESÙ

Sala Clementina

Alcuni tra voi, e molti altri gesuiti che vi hanno preceduto, hanno avviato opere di servizio ai più poveri, opere di educazione, di attenzione ai rifugiati, di difesa dei diritti umani e di servizi sociali in molteplici campi. Continuate con questo impegno creativo, sempre bisognoso di rinnovamento in una società dai cambiamenti accelerati. Aiutate la Chiesa nel discernimento che oggi dobbiamo compiere anche sui nostri apostolati. Non smettete di collaborare in rete tra voi e con altre organizzazioni ecclesiali e civili per avere una parola in difesa dei più bisognosi in questo mondo sempre più globalizzato. Con questa globalizzazione che è sferica, che annulla le identità culturali, le identità religiose, le identità personali, tutto è uguale. La vera globalizzazione deve essere poliedrica. Unirci, ma conservando ognuno la propria peculiarità. Nel dolore dei nostri fratelli e della nostra casa comune minacciata è necessario contemplare il mistero del crocifisso per essere capaci di dare la vita fino alla fine, come fecero tanti compagni gesuiti a partire dal 1975. Quest’anno celebriamo il 30° anniversario del martirio dei gesuiti della Universidad Centroamericana di El Salvador, che tanto dolore causò a padre Kolvenbach e che lo spinse a chiedere l’aiuto di gesuiti in tutta la Compagnia. Molti risposero generosamente. La vita e la morte dei martiri sono un incoraggiamento al nostro servizio agli ultimi.