“Dio è lì immerso nel mare insieme ai migranti”. Malta, Mons. Grech e il monito contro il populismo
“Cristo è in agonia, ovunque l’uomo lotta contro la paura, lo scoraggiamento, l’ingiustizia, la violenza, la povertà, e così via”. Così ha esordito il vescovo di Gozo (Malta), mons. Mario Grech, durante la sua omelia nella festa della Madonna del perpetuo soccorso, domenica 8 luglio. Di fronte alle “migliaia di persone che muoiono nel mare intorno a noi, qualcuno potrebbe chiedere ‘Dov’è il tuo Dio?’”
“È veramente scandaloso e vergognoso l’atteggiamento generale dell’Europa di fronte a questo esodo epocale”, ha continuato il vescovo, denunciando “la mancanza di sincerità e volontà politica da parte dei vertici istituzionali” che “ha portato alcuni Paesi a prendere misure per impedire a questi migranti di arrivare al sicuro in porto”, ma anche alle Ong di salvare le persone. Se è vero che “questi Paesi, tra cui il nostro, non possono essere lasciati soli a portare il peso” degli arrivi, l’Europa non può continuare “a essere l’Europa di Caino”: l’incapacità dell’Europa di affrontare questa crisi umanitaria rivela che è gravemente malata e ha perso la sua coscienza sociale. L’Europa ha gettato a mare i suoi principi fondanti, come la solidarietà, la giustizia, l’uguaglianza”.
Leggi qui il testo completo dell’omelia.