[…] C’è un ultimo punto sul quale vorrei soffermarmi, e che ritengo rilevante per il cammino attuale e futuro non solo della Chiesa in Brasile, ma anche dell’intera compagine sociale: l’Amazzonia. La Chiesa è in Amazzonia non come chi ha le valigie in mano per partire dopo aver sfruttato tutto ciò che ha potuto. La Chiesa è presente in Amazzonia sin dall’inizio con missionari, congregazioni religiose, sacerdoti, laici e vescovi, e tuttora è presente e determinante per il futuro dell’area. Penso all’accoglienza che la Chiesa in Amazzonia offre oggi agli immigrati haitiani dopo il terribile terremoto, che ha sconvolto il loro Paese.[…]