9 Maggio 2019 | Incontro

INCONTRO DEL SANTO PADRE FRANCESCO CON I PARTECIPANTI AL CONVEGNO DELLA DIOCESI DI ROMA

Basilica di San Giovanni in Laterano

Papa Francesco: Il secondo tratto necessario – il primo è l’umiltà: per ascoltare, tu devi abbassarti – il secondo tratto necessario per ascoltare il grido è il disinteresse. Viene espresso nel brano evangelico della parabola del pastore che va in cerca della pecora che si è smarrita. Non ha nessun interesse personale da difendere, questo buon pastore: l’unica preoccupazione è che nessuno si perda. Abbiamo interessi personali, noi che siamo questa sera? Ognuno ci può pensare: qual è il mio interesse nascosto, personale, che ho nella mia attività ecclesiale? La vanità? Non so… ognuno ha il proprio. Siamo preoccupati delle nostre strutture parrocchiali?, del futuro del nostro istituto?, del consenso sociale?, di quello che la gente dirà se ci occupiamo dei poveri, dei migranti, dei rom? O siamo attaccati a quel po’ di potere che esercitiamo ancora sulle persone della nostra comunità o del nostro quartiere? Tutti noi abbiamo visto parrocchie che hanno fatto scelte sul serio, sotto l’ispirazione dello Spirito, e tanti fedeli che andavano lì si sono allontanati perché “ah, questo parroco è troppo esigente, anche un po’ comunista”, e la gente se ne va. Oggi ho incontrato in Vaticano cinquecento Rom e ho sentito cose dolorose. Xenofobia. State attenti, perché il fenomeno culturale mondiale, diciamo almeno europeo, dei populismi cresce seminando paura. Ma nella città c’è anche tanto bene, perché ci sono luoghi positivi, luoghi fecondi: lì dove i cittadini si incontrano e dialogano in maniera solidale e costruttiva, ecco che si crea «un tessuto connettivo dove persone e gruppi condividono diverse modalità di sognare la vita, immaginari simili, e si costituiscono nuovi settori umani, territori culturali invisibili» (ibid.).