Caro fratello Cardinale Tomasi,
cari amici!
Sono lieto di incontrarvi di nuovo e di vedere che il vostro cammino va avanti.
Il vostro nome, Global Solidarity Fund, è incentrato su una parola-chiave:
solidarietà. È uno dei valori portanti della dottrina sociale della Chiesa. Ma per
concretizzarsi va accompagnato con la vicinanza e la compassione verso l’altro, la
persona emarginata, verso il volto del povero, del migrante.
La composizione del gruppo con cui oggi qui rappresentate il Global Solidarity Fund
è significativa: appartenente ad ambiti molto differenti, ma lavorate insieme per
dare vita a un’economia più inclusiva, per creare integrazione e lavoro per i
migranti in uno spirito di ascolto e di incontro. Un percorso coraggioso!
Vi ringrazio per i doni che mi avete portato da parte dei migranti che partecipano ai
vostri programmi in Colombia e in Etiopia. Benedico ciascuno di loro e benedico voi
e il vostro lavoro. Andate avanti in questo impegno a sostegno dei migranti e delle
persone più fragili, mettendo in comune i vostri talenti. E non dimenticatevi di
pregare per me.