17 décembre 2022 | Message

SALUTATION DU SAINT-PÈRE FRANÇOIS AUX ARTISTES DU CONCERT DE NOËL 2022

SALLE CLÉMENTINE

Cari amici, buongiorno e benvenuti, e grazie tante per gli auguri che mi avete dato,
grazie!
Vi ringrazio per aver scelto di dedicare questa edizione del Concerto di Natale al
tema della pace. La pace è la sintesi di tutte le cose buone che possiamo desiderare
e per essa vale la pena di spendere il meglio delle nostre energie materiali,
intellettuali e spirituali.
La pace, lo sappiamo, si costruisce giorno per giorno, è un desiderio che
accompagna e motiva il nostro vivere quotidiano. Ma purtroppo, in questo momento
storico, la pace è anche un’emergenza, come dice lo slogan che promuove il
progetto solidale abbinato al Concerto. In Ucraina, i salesiani di “Missioni Don
Bosco” sono accanto alle popolazioni, lavorano per l’accoglienza dei rifugiati e per la
distribuzione di cibo e medicinali. Con questa iniziativa li vogliamo sostenere; ma
tutti noi, in qualsiasi ruolo, siamo chiamati ad essere artigiani di pace, a pregare e a
lavorare per la pace.
L’adesione di tanti artisti a questo progetto testimonia la volontà di partecipare alla
solidarietà con i fratelli e le sorelle che soffrono per la guerra, e che il Natale ci
invita a sentire più vicini. In effetti, il messaggio che la Parola di Dio ogni anno ci
rivolge nel tempo di Avvento non è un messaggio di rassegnazione o di tristezza,
ma un messaggio di speranza e di gioia, un messaggio da interiorizzare e da
comunicare. E in questo “comunicare” entrano in gioco anche la musica e il canto.
La liturgia e le tradizioni popolari del Natale sono piene di musica e di canti. Lo
stesso racconto evangelico ci parla dell’inno degli angeli: «Gloria a Dio nel più alto
dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama» (Lc 2,14).
Con il vostro canto, voi contribuite a diffondere questo messaggio di amore e di
vita, arrivando a toccare tanti cuori e allargando il perimetro della fraternità. È così
che Dio opera nella storia umana, anche in scenari dolorosi e desolati: con
misericordia chiama tutti noi, si serve dei nostri talenti come dei nostri limiti, e
vuole salvare l’umanità di oggi. Come a Natale, ogni giorno!

Cari amici, il vostro talento è un dono ed è anche una responsabilità, di cui essere
grati e consapevoli, mentre – come scrisse agli artisti San Giovanni Paolo II – «con
appassionata dedizione cercate nuove epifanie della bellezza per farne dono al
mondo» (Lettera agli artisti, 4 aprile 1999). La musica rasserena, dispone al
dialogo, favorisce l’incontro e l’amicizia. In questo senso è una via aperta per la
pace.
Vi ringrazio di essere venuti. Faccio i migliori auguri a voi e ai vostri cari. Vi do la
mia benedizione di cuore e chiedo a Dio che vi benedica. E per favore, non
dimenticatevi di pregare per me. Grazie!